Normativa e Linee guida internazionali

UdineReteLibri nasce come progetto di condivisione dei patrimoni informativi (librari, documentali, conoscitivi e relazionali) delle Biblioteche Scolastiche di Udine e del suo hinterland. Declina quindi il concetto di rete bibliotecaria in senso educativo e didattico: si inquadra così nel Manifesto IFLA/Unesco sulla biblioteca scolastica. La biblioteca scolastica nelle attività di insegnamento e apprendimento per tutti, Roma, AIB, 2003, secondo cui «La biblioteca scolastica fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell’attuale società dell’informazione e conoscenza. La biblioteca scolastica offre agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l’apprendimento lungo l’arco della vita, di sviluppare l’immaginazione, e li fa diventare cittadini responsabili».

È quindi pubblica, egualitaria, inclusiva, in linea con le Indicazioni Nazionali, provenienti dalla legge 107/2015 con i suoi decreti attuativi chiamati “La Buona Scuola” e con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), che ha dato vita all’ Azione #24 rivolta con Bando alle Biblioteche Scolastiche, che verranno da lì chiamate “Innovative”, «quali luoghi di documentazione e di alfabetizzazione informativa» (Avviso pubblico Azione #24) attivi sia in spazi fisici piacevoli, creativi e belli da vivere che in spazi virtuali, multimediali e digitali.

Si pone infine come obiettivo – nelle more di una specifica normativa in ambito nazionale – il rispetto delle Linee guida IFLA per le biblioteche scolastiche, a cura di Barbara Schultz-Jones e Dianne Oberg, Roma, AIB, 2016, a partire dalla figura del bibliotecario, dalla diversificazione delle collezioni e dal piano di sviluppo, per porsi come centro di insegnamento e apprendimento che fornisce un programma didattico attivo, integrato nei contenuti curricolari; ha una vision rivolta alle nuove tecnologie e agli obiettivi dell’Agenda Digitale 2030 e una mission rivolta alla promozione della lettura e della competenza informativa, alla collaborazione con le altre biblioteche e reti di biblioteche e alla formazione del personale docente; il tutto alla ricerca di una virtuosa conciliazione delle necessità del libro tradizionale con quelle del mondo digitale, senza perdere la complessità verticale, tipica della cultura profonda (Roncaglia, 2018).